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Perché studiare Relazioni Internazionali all’Università?

  • OISE Italia
  • Giovedì 24 Marzo 2022

In una realtà dove le relazioni economiche, sociali, politiche e culturali tra governi e popoli diventano sempre più dinamiche, è fondamentale disporre di esperti che sappiano comprendere e gestire relazioni altamente complesse.

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Se sei interessato a un corso di studi che spazia dalla storia all’economia, dalla politica alla sociologia, demografia o geografia, allora un corso di Relazioni Internazionali (o International Relations) è decisamente il corso più adatto e completo per approfondire tali tematiche. Non solo sarai in grado, infatti, di acquisire una solida conoscenza delle questioni internazionali, ma imparerai anche ad analizzare, interpretare e valutare gli eventi politici mondiali utilizzando una vasta gamma di concetti, approcci e teorie, e concentrarti sull’esperienza e sulle abilità legate alla carriera che ti aiuteranno a raggiungere la tua futura aspirazione.

 

In un tipico programma di studi universitario sono previsti esami relativi a diverse materie scolastiche, tra cui Sociologia, Economia internazionale, Storia, Diritto costituzionale, Geografia economico politica e Scienza politica, nonché un tirocinio e altre materie opzionali, come ad esempio Storia e istituzioni delle Americhe, Lingua e traduzione – Lingua inglese e lingua francese e Lingua e letterature della Cina e dell’Asia sud orientale. Questi sono solo alcuni degli esempi, in quanto ogni programma dipende dalla singola istituzione, ovviamente.

 

Non è una novità se, difatti, la maggior parte dei Laureati in Relazioni Internazionali, secondo i dati AlmaLaurea, trovano lavoro nei settori del commercio (14%), della pubblica amministrazione (12%), dei servizi sociali e personali (10%) e del credito e assicurazioni (9%).

 

Le relazioni internazionali, inoltre, sono un campo diversificato che consente di indagare le complessità delle relazioni tra paesi diversi e applicare questa comprensione al mondo del lavoro. Possibili scelte di carriera, infatti, includono: dirigente in enti pubblici o privati a livello nazionale o internazionale, procuratore legale, specialista in scienza politica per attività di ricerca, funzionario nella pubblica amministrazione nei ruoli di funzionario di primo livello o consulente nelle multinazionali o in gruppi bancari o assicurativi, nonché trovare impiego in organizzazioni di rilievo come organizzazioni internazionali e dell’Unione europea (ONU, NATO, Commissione europea, ecc.) o pubbliche amministrazioni (come Assessorati, Uffici Studi, Uffici relazioni esterne ecc.).

 

Non a caso, le organizzazioni intergovernative (IGO), come le Nazioni Unite e l’Unione Europea, offrono opportunità di volontariato per gli studenti interessati a stage durante il loro corso di Relazioni Internazionali all’Università. Numerose Organizzazioni Internazionali offrono ogni anno dei tirocini, noti anche come “internships”, di 6 mesi (tipicamente) e si tratta di esperienze formative che permettono di entrare in contatto con gruppi di persone che si occupano di varie questioni connesse alla mission dell’organizzazione. Generalmente, i requisiti per candidarsi vengono definiti da ogni organizzazione, sia per quanto riguarda la provenienza, sia per quanto riguarda l’età e il titolo di studio richiesto, ma in ogni caso è necessaria la conoscenza di una o più lingue straniere, da perfezionare ulteriormente con la partecipazione al tirocinio.

 

Le principali Organizzazioni Internazionali che offrono occasioni di tirocinio sono: NATO (Organizzazione del Trattato Atlantico del Nord), OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa), WTO (Organizzazione Mondiale del Commercio), World Bank (Banca Mondiale), CERN (Centro Europeo di Fisica Nucleare) e ESA (Agenzia Spaziale Europea).

 

Alla fine di ogni corso di Relazioni Internazionali, sarai preparato per qualsiasi sbocco lavorativo in ambito delle relazioni internazionale e ricoprire ruoli importanti che potrebbero fare la differenza nel mondo complesso di oggi.